COME INNOVAZIONE E DIGITAL TRANSFORMATION STANNO CAMBIANDO L’EDILIZIA

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IL FUTURO DELL’EDILIZA #1

Innovazione e digital transformation rivestono sempre di più un ruolo cruciale per il rilancio del comparto edile. E la quasi totalità delle imprese edili non intende restare ferma a guardare. E’ quanto emerso nell’indagine ANCE presentata a Roma lo scorso 19 maggio a Roma durante il XVIII convegno nazionale dei Giovani Ance dal titolo «M4ttoni.0 – digitalizziamo un antico e nobile mestiere». Un titolo emblematico che testimonia che la Quarta Rivoluzione Industriale realizzata attraverso il programma statale Industria 4.0 deve diventare una strategia di politica industriale anche per il mondo delle costruzioni. Edilizia 4.0 si configura come una rivoluzione necessaria per contribuire al rilancio del settore e del Paese, attraverso i vantaggi che la tecnologia può dare in termini di produttività, qualità e sicurezza. E’ una rivoluzione che però non può riguardare solo ed esclusivamente le imprese edili ma necessariamente anche la Pubblica Amministrazione.

La digitalizzazione – auspica Roberta Vitale, presidente dei Giovani Ance – deve essere messa anche al servizio della manutenzione e della sicurezza del patrimonio edilizio. Le moderne tecnologie possono, infatti, fornirci indicazioni dettagliate sullo stato di salute degli edifici e delle infrastrutture, per poter intervenire tempestivamente con un piano di manutenzione o agevolare la ricostruzione a seguito di crolli».

L’indagine ANCE ha inoltre evidenziato come le imprese edili abbiano ancora pochissima dimestichezza con l’utilizzo di strumenti essenziali quali il sito web, che mediamente viene poco aggiornato e i canali social che sono poco presidiati.

La crescita dell’edilizia passa da recupero ed innovazione

A fine 2015 il quarto rapporto OISE (OSSERVATORIO CONGIUNTO SU INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ NEL SETTORE EDILIZIO) sottolineava, a fronte dei primi dati positivi dopo anni di crisi, come il rilancio del settore edile dovesse passare dal recupero edilizio e dall’innovazione.

Dal 1998 sono stati infatti realizzati più di 9 milioni di interventi di recupero edilizio grazie alle detrazioni fiscali e dal 2007 circa 2,5 milioni di efficientamento energetico.

Gli incentivi statali hanno sicuramente avuto un peso importante nel dare slancio agli interventi di recupero edilizio. Per permettere al comparto di crescere costantemente è però necessario che si superino le barriere alla riqualificazione del patrimonio edilizio, che si spinga la riqualificazione dei condomini e che in un’ottica di più ampio respiro si dia vita a un progetto industriale per il settore delle costruzioni che crei lavoro attraverso l’apertura di cantieri di messa in sicurezza del territorio e riqualificazione del patrimonio edilizio in tutta Italia, con obiettivi energetici e di sicurezza statica e sismica.

BIM: a che punto siamo?

Dall’indagine ANCE diffusa nel corso del XVIII convegno nazionale dei Giovani Ance dal titolo «M4ttoni.0 – digitalizziamo un antico e nobile mestiere» è emerso che a fronte del fatto che il 92% del campione conosce il BIM (Building Information Modeling ovvero Modello d’informazioni di un edificio), solo il 13% lo sta già utilizzando.

Il metodo BIM è una modalità operativa che entro il 2022 diventerà obbligatoria per tutte le opere.
L’obiettivo del metodo BIM è quello di trasformare digitalmente il mondo delle costruzioni per ottimizzarne la produttività, evitare sprechi e tempi allungati in cantiere, aumentare la soddisfazione del cliente, risollevare il settore edile.

E’ una vera e propria trasformazione del settore in senso digitale, che deve essere sempre più incentivata a livello strategico dalle istituzioni allineando il nostro paese al resto della scena europea, dove il BIM è al centro delle policy di innovazione del settore edile.

Digital Transformation nella distribuzione: il magazzino virtuale per il rilancio del settore

La digital transformation prevede un insieme di cambiamenti tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali e non riguarda esclusivamente l’adozione di nuove tecnologie. Permette di erogare servizi, fornire beni, far vivere esperienze, creando nuove connessioni tra persone, luoghi e cose. La trasformazione digitale integra e coinvolge tutto l’ecosistema edilizia compreso il settore della distribuzione.

Lo scorso 25 maggio si è svolto a Milano il terzo Convegno Nazionale Sercomated dal titolo “Digital Store Transformation”. In questa occasione è stato rimarcato che la trasformazione digitale tocca ancora marginalmente il settore della distribuzione edile. Lo conferma anche Regina De Albertis, vice presidente ANCE Giovani: “Le costruzioni sono il comparto meno digitalizzato del mondo, con un livello tra i più bassi di investimenti destinati all’innovazione.”

Investire in digital transformation è fondamentale sia per la produzione che per la distribuzione edile. Così come succede per la GDO online, anche i distributori di materiali edili devono orientarsi alla creazione di magazzini virtuali, integrando distribuzione fisica e digitale in funzione delle imprese edili per creare valore e aumentare la produttività del comparto.

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