
INDUSTRIALIZZARE LA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA: IL MODELLO ENERGIESPRONG
INDUSTRIALIZZARE LA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA: IL MODELLO ENERGIESPRONG https://www.italsoft.net/wp-content/uploads/2017/07/riqualificazione-edilizia-1-e1504615755207.jpg 900 612 ITALSOFT GROUP ITALSOFT GROUP https://www.italsoft.net/wp-content/uploads/2017/07/riqualificazione-edilizia-1-e1504615755207.jpgIL FUTURO DELL’EDILIZIA #5
L’italia ha un patrimonio abitativo che è pari a 4,2 volte il prodotto interno lordo e ha oltre 18 milioni di edifici, circa il 75% del totale, con più di quarant’anni di vita che necessitano di riqualificazione edilizia. Ben 9 abitazioni su 10 hanno una classe energetica peggiore della classe C.
Il settore delle costruzioni dal 2008 non è mai riuscito ad uscire dalla crisi. Tra il 2008 e il 2014 abbiamo perso oltre centomila imprese, pari al 16% sul totale. Pure la produttività è crollata: allo stato attuale più della metà delle ore lavorate nell’edilizia non produce valore economico. L’indice di produttività nel comparto edilizio presenta ancora oggi uno sconsolante 43% contro l’88% di quello manifatturiero.
Numeri che fanno paura e che stimolano importanti riflessioni sulla necessità di prendere in mano la situazione provando anche a guardare a nuovi modelli di business, per tagliare i ponti col passato recente e guardare con fiducia al futuro.
Una possibile soluzione arriva dall’Olanda e si chiama Energiesprong. Si tratta di un programma di riqualificazione edilizia su larga scala che sta rivoluzionando il mondo dell’edilizia sperimentando soluzioni capaci di riqualificare una casa in meno di 15 giorni, con un costo che si ripaga con la riduzione dei consumi, consentendo agli inquilini di rimanere nella propria casa durante i lavori e offrendo loro una garanzia di 30 anni sulle prestazioni energetiche.
Dall’Olanda arriva il modello per industrializzare la riqualificazione edilizia
Energiesprong è un team di sviluppo no profit indipendente, incaricato dal governo nazionale olandese per sviluppare soluzioni di efficientamento energetico per gli edifici destinati al mercato immobiliare. Energiesprong ha negoziato in Olanda un accordo per la riqualificazione di oltre 100mila alloggi e la loro conversione in edifici a consumo zero di energia. Per ottenere tali risultati, Energiesprong ha creato una serie di condizioni di mercato che hanno consentito l’attivazione di nuovi processi di industrializzazione nel settore delle costruzioni.
Il team di sviluppo sta lavorando ad oggi in Inghilterra, Francia e da poco anche in Italia affinché tali processi possano essere replicati efficacemente in altre realtà e Paesi.
Questo sistema ha permesso all’Olanda di passare da una ristrutturazione che abbatte il 50% dei consumi e che costa 130mila euro a una rigenerazione che abbatte il 100% dei consumi e ne costa 50mila, con involucro, impianti, bagni e cucina inclusi.
Il progetto è partito con quattro aziende di costruttori e oggi, delle 111mila abitazioni coinvolte nel processo, 2.000 sono state convertite in edifici a consumo zero.
Il modello Energiesprong è arrivato anche in Italia
Energiesprong Italia nasce nel 2015 su iniziativa di Habitech – Distretto Tecnologico Trentino per l’Energia e l’Ambiente.
Obiettivo dell’iniziativa non è la creazione di nuovi prodotti, componenti o soluzioni tecnologiche ma l’introduzione nel mercato di un nuovo sistema tecnico, economico, finanziario e gestionale rivoluzionario che apra importanti possibilità e consenta la rimozione di barriere tecnologiche, urbanistiche, legislative o di mercato che impediscono in Italia la realizzazione di riqualificazioni a consumo energetico zero su larga scala.
In linea con il modello olandese, la tipologia di immobili iniziale per la prototipazione del programma Energiesprong Italia sarà l’Edilizia Residenziale Pubblica che presenta caratteristiche che ben si prestano alle soluzioni innovative.
Come funziona?
In primis l’impresa costruisce un doppione digitale dell’edificio. Con una scansione 3d si rilevano le misure dell’immobile, all’interno e all’estero. In fabbrica vengono costruiti dei moduli ad hoc per la casa in questione che vengono poi trasportati nel luogo della ristrutturazione. L’impresa rimuove i vecchi serramenti e riveste la casa con quelli nuovi, all’interno dei quali ci sono tutti gli impianti di climatizzazione. Pure il tetto viene coperto da un doppione, a sua volta tappezzato di pannelli solari.
Il processo dura mediamente un giorno per una villetta e non più di due settimane per un condominio.
Per pagare l’intervento si utilizza la leva energetica. Azzerando la bolletta si versa all’impresa l’equivalente di quel risparmio fino a che non si sono coperti i costi. Si parla di cifre enormi dal momento che gli italiani pagano complessivamente 42 miliardi di bolletta energetica ogni anno, cui si sommano i 30 miliardi spesi ogni anno per le manutenzioni.
Ma in Italia può funzionare?
L’Italia riuscirà a raccogliere la sfida di questo nuovo processo produttivo che, ibridando edilizia e manifattura, affida la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio ad elementi modulari e tecnologie digitali in ottica Edilizia 4.0?
Thomas Miorin, direttore di Habitech, il distretto tecnologico trentino dell’energia e dell’ambiente ne è profondamente convinto: “Ci vuole una vera e propria industrializzazione delle costruzioni, con cantieri standardizzati destinati principalmente ad assemblare elementi prefabbricati, come già accade nei progetti più avanzati. E ci vuole un’infrastruttura digitale, che consenta di trasporre un edificio dal file al prodotto finito, basandosi su una modellistica internazionale. Però serve che il pubblico decida che quella è la strada da seguire, finanziando con pochi milioni di euro una task force in grado di aggregare una domanda di rigenerazione edilizia il più possibile ampia e omogenea. Che a sua volta convincerà le imprese di costruzione, anche le sue imprese più refrattarie all’innovazione, a investire in questa direzione. A quel punto il settore si svilupperà, i costi di rigenerazione si abbasseranno e le economie di scala faranno il resto”.
Energiesprong è il modello industriale che potrebbe rivoluzionare il mondo dell’edilizia rendendo le abitazioni a consumo energetico zero. In Germania e Olanda è già realtà. Da noi, potrebbe rappresentare la soluzione alla crisi del comparto edilizio?
Voi che cosa ne pensate?
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Leggi “Il Futuro dell’Edilizia #4”
Leggi “Il Futuro dell’Edilizia #3”
Leggi “Il Futuro dell’Edilizia #2”
Leggi “Il Futuro dell’Edilizia #1”
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